Una via all'aviatore Mario Lingua

11.06.2012 18:11

 

Strevi, intitolata salita Mario Lingua

Strevi Con una sentita cerimonia, il Comune di Strevi ha intitolato, sabato 2 giugno, una via a Mario Lingua,

aviatore strevese caduto ad Abu Aggag, in Egitto, nel corso della storica battaglia di El Alamein.

Lʼintitolazione, sancita nella sala consiliare alla presenza dei nipoti dellʼaviatore, Marinella e Mario Tardito, dei rappresentanti

dellʼAssociazione Arma Aeronautica e dei consiglieri di maggioranza e di minoranza, e i Carabinieri di Rivalta

Bormida, guidati dal maresciallo Paolucci, è stata preceduta da un breve discorso del sindaco Cossa che ha ricordato la figura di Mario Lingua .

A seguire, si è proceduto alla scopertura della targa di intitolazione, presso la quale si è svolta anche la cerimonia dell’alzabandiera. Alla memoria di Mario Lingua è stata intitolata la salita pedonale che dalla

fermata dellʼautobus risale verso la salita alla parrocchiale di San Michele.

Nato nel 1916, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale era entrato a far parte dei quadri dellʼAeronautica italiana,

dove, allʼinterno del 3º stormo ricopriva il ruolo di sergente maggiore Pilota, distinguendosi per perizia e dedizione in

diverse operazioni militari in Italia e in altri teatri di guerra europei (Olanda, Albania, Grecia).

A questi fatti seguì il suo invio sul fronte africano, dove la sua ultima battaglia è stata ricostruita grazie al ricordo di un

commilitone superstite, che ne ha descritto lʼassiduo prodigarsi in soccorso a soldati gravemente colpiti dai bombardamenti,

incurante del fatto di essere stato a propria volta ferito.

Purtroppo proprio questa ferita, apparentemente lieve, gli costò la vita, a seguito di una infezione. I suoi resti mortali riposano

oggi nel sacrario militare di El Alamein.

A margine della cerimonia, i nipoti dell’aviatore, Marinella e Mario, presenti e visibilmente commossi, hanno ringraziato

L’amministrazione comunale per la grande sensibilità dimostrata e per lʼomaggio reso al loro congiunto con lʼassegnazione a sua imperitura memoria di un toponimo del paese.