Notizie varie

15.12.2012 19:22

Contributi all’associazione Ra famija cassineisa  per le gestione della Biblioteca civica

Cassine La giunta Comunale di Cassine ha deciso di erogare all’associazione “Ra Famija Cassineisa” con sede in Cassine, Via Migliara n. 4 di cui in premessa, in persona del Presidente, la somma complessiva di euro 5.400,00 a titolo di contributo per le finalità di cui alla convenzione – contratto citata in premessa, per l’affidamento della gestione della biblioteca civica che si protrarrà fino al termine del mese di aprile 2013;

Approvato il progetto esecutivo per i lavori di rifacimento del ponte sul Rio Bicogno

 

Cassine La Giunta comunale di Cassine ha approvato in linea tecnica il progetto esecutivo per i “lavori di rifacimento ponte sul Rio Bicogno e di sistemazione della strada d’accesso al magazzino comunale e percorso pedonale di collegamento a Via del Torrione” (L.R: 18/84), per un importo progettuale complessivo di euro 154.000,00.

Cassine , contributi finanziari all’Istituto scolastico di Rivalta per progetti didattici

 

Cassine La giunta comuanle di Cassine ha deliberato di concedere, all’Istituto Scolastico Comprensivo “Norberto Bobbio” di Rivalta Bormida, in persona del competente Dirigente scolastico, un

contributo finanziario nell’importo di euro 2.700,00 a sostegno e riconoscimento dell’impegno finanziario profuso nell’organizzazione dei progetti di psicomotricità, di teatro, musica, motoria, laboratorio artigianale, laboratorio di inglese per gli alunni delle Scuole di Cassine, dell’Infanzia, Primaria e Secondaria Inferiore, con imputazione della spesa rispettivamente per euro 700,00 all’intervento n. 1.04.01.05 (cap.1480.20.1), per euro 1.500,00 all’intervento 1.04.02.05 (cap. 1590.10.1 ) e per euro 500,00 all’intervento 1.04.02.05 (cap.1590/20/1) del bilancio 2012, disponibile.

 

 

 ABUSO EDILIZIO ESTRATTIVA FAVELLI S.R.L. PER DIVERSO POSIZIONAMENTO IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE DI LAVAGGIO INERTI IN STRADA PER CASTELNUOVO BORMIDA N. 4.

con nota pervenuta al Comune di Cassine il 08/02/2012 al protocollo n. 905 il CORPO FORESTALE DELLO STATO, Comando Provinciale di Alessandria, segnalava la violazione urbanistico edilizia da parte della ESTRATTIVA FAVELLI S.r.l. relativa al diverso posizionamento dell’impianto di depurazione acque di lavaggio inerti posto all’interno dell’area di cantiere che, assentito con Permesso di Costruire n. 16 / 2007 del 05/10/2007 sul mappale 123 del Foglio 20, veniva realizzato, secondo rilievi aerei, in diversa posizione, sempre nell’ambito del cantiere ma a cavallo dei mappali 121 e 122 del Foglio 20 su area che il P.R.G.C. allora vigente classificava ZONA AGRICOLA destinata all’attività agricola primaria e quindi non compatibile per la realizzazione dell’impianto di depurazione stesso;

- successivamente, in data 11/06/2012 veniva approvata dalla Regione Piemonte la Variante Generale del P.R.G.C. che ora classifica l’area ove è stato realizzato l’impianto di depurazione in argomento ZONA PRODUTTIVA, compatibile quindi con la realizzazione del suddetto impianto;

- in data 13/07/2012 la ESTRATTIVA FAVELLI S.n.c. presentava la richiesta di Permesso di Costruire in Sanatoria per la regolarizzazione dell’impianto;

- presupposto indispensabile per il rilascio della sanatoria, ai sensi dell’Art. 36 del D.P.R. 6-6-2001, n. 380 e sue modificazioni, è l’accertamento della conformità edilizia che avviene quando l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dell’abuso (anno 2007) sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria (anno 2012);

- la Commissione Comunale per l’Edilizia, nella seduta del 01/08/2012, esaminava la pratica di sanatoria esprimendo parere sfavorevole per la mancanza della doppia conformità prevista dall’art. 36 del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. e, conseguentemente, lo scrivente Responsabile del Procedimento comunicava, con nota del 16/08/2012, il preavviso di DINIEGO del permesso di costruire in sanatoria.

- In data 04/09/2012 la ESTRATIVA FAVELLI S.r.l. presentava osservazioni scritte ex artt. 7 e 10 bis della legge 241/1990 e richiedeva il riesame della proposta di diniego, che trae il suo fondamento dalla “sopraggiunta conformità” dell’intervento che renderebbe possibile, dopo la eventuale rimozione dell’impianto, con conseguente eliminazione dell’abuso, dalla data immediatamente successiva, a seguito di richiesta di Permesso di Costruire, quale atto dovuto, il rilascio del Permesso di Costruire per la edificazione del medesimo impianto, con le medesime caratteristiche e nella identica posizione di quello precedentemente demolito;

- alla luce di recenti sentenze, anche se ne esistono altre di parere contrario, non viene precluso il diritto del privato ad ottenere la concessione in sanatoria di opere che, realizzate senza concessione (ora Permesso di Costruire) o in difformità dalla concessione, siano conformi alla normativa urbanistica vigente al momento in cui l’autorità comunale provvede sulla domanda in sanatoria (Consiglio di Stato, sez. VI, 07/05/2009, n. 2835) e ritiene altresì applicabile, in caso di

non conformità alle norme urbanistico – edilizie vigenti al momento della costruzione, ma conformi a quelle vigenti al momento della presentazione dell’istanza la cosiddetta sanatoria giurisprudenziale; tale istituto risponde all’esigenza di economicità e di buon andamento dell’azione amministrativa, giudicandosi illogico demolire manufatti non più in contrasto con la disciplina edilizia per poi doverne eventualmente assentire la ricostruzione nella stessa forma e consistenza (T.A.R. Sardegna Cagliari, sez. II, 17/03/2010, n. 314).

Rilevato che l’eventuale pendenza avanti il T.A.R. Piemonte con domanda di vittoria di spese legali, unitamente al limitato impatto del manufatto sul territorio ed alla eventuale richiesta danni per il mancato rilascio della sanatoria possano costituire validi motivi per indurre l’Amministrazione comunale a valutare il riesame della istanza di sanatoria presentata alla luce delle citate recenti sentenze;

Valutata la positività della soluzione proposta e ritenuta l’opportunità di rilasciare il Permesso di Costruire in sanatoria sulla base della conformità al solo momento di esame dell’istanza;

Acquisito sulla proposta il parere favorevole del responsabile del Servizio Urbanistica in ordine alla regolarità tecnica resa ai sensi dell’articolo 49 del d. lgs. 267/2000;

Con voti unanimi legalmente resi:

DELIBERA

1) Di valutare il riesame della istanza di sanatoria presentata alla luce delle citate recenti sentenze sulla base della conformità al solo momento di esame dell’istanza stessa;

2) Di demandare al responsabile del Servizio Urbanistica del Comune di Cassine, Geom. Lorenzo Tornato, l’espletamento dell’iter amministrativo in ordine all’istanza del privato;

3) Di rendere il presente atto immediatamente esecutivo, ai sensi dell’articolo 134 del D. Lgs. 267/2000.  Di valutare il riesame della istanza di sanatoria presentata alla luce delle citate recenti sentenze sulla base della conformità al solo momento di esame dell’istanza stessa;

2) Di demandare al responsabile del Servizio Urbanistica del Comune di Cassine, Geom. Lorenzo Tornato, l’espletamento dell’iter amministrativo in ordine all’istanza del privato;

3) Di rendere il presente atto immediatamente esecutivo, ai sensi dell’articolo 134 del D. Lgs. 267/2000.

“Consiglio regionale straordinario per dare una soluzione ai problemi di assistenza delle persone affette da malattie degenerative”

 

Alessandria, 14 dicembre 2012

 “Il problema dell’assistenza ai malati gravi e gravissimi, quali le persone affette da Sla e altre patologie neurodegenerative progressive, dovrebbe occupare un posto di primo piano assoluto nell’agenda politica di un Paese civile e democratico”.

Lo ha detto l’On. Marco Botta, consigliere regionale del Pdl, in apertura del suo intervento, lo scorso 12 dicembre nell’Aula di Palazzo Lascaris, in occasione della sessione straordinaria del Consiglio regionale con all’ordine del giorno la discussione su “Finanziamenti straordinari per le persone affette da malattia neuromuscolare con grave handicap e insufficienza respiratoria, con necessità di ventilazione assistita meccanica”.

“Nell’ottobre scorso – ha ricordato Botta - disabili gravissimi affetti malattie neuromuscolari degenerative hanno iniziato uno sciopero della fame che si è protratto per alcuni giorni,  mettendo gravemente a rischio la loro stessa sopravvivenza, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Governo. Attenzione che, ad oggi, è rimasta solo nelle parole pronunciate in quei drammatici giorni”.

“E’ una vergogna – ha spiegato l’esponente del Pdl – che dei disabili gravi e gravissimi, quasi tutti tracheotomizzati e allettati, siano dovuti ricorrere a una forma di protesta tanto estrema, che per loro poteva essere letale, per richiamare l’attenzione su un problema di assistenza. In pochi giorni gli scioperanti sono saliti da 50 a 70. Protestavano contro la scarsa attenzione del Governo verso la loro condizione di malati gravi, bisognosi di assistenza continua e vigile 24 ore su 24. Un’assistenza costosissima, in quanto ogni malato è attaccato a dei macchinari, ad esempio respiratori, che devono essere disponibili in misura doppia, perché se uno si ferma l’altro deve essere subito pronto all’uso”.

“La Regione Piemonte – ha precisato l’On. Botta – pur nella drammatica ristrettezza di risorse, ha stabilito i criteri e le modalità per consentire alle persone adulte affette da Sla di accedere ai contributi a sostegno delle cure domiciliari o di ricovero di sollievo. Il Governo dei tecnici, invece, nonostante abbia destinato parte dei 658 milioni della legge sulla Spending Review alla non autosufficienza, ancora oggi non ha predisposto un piano per la destinazione delle risorse, che quindi non possono essere utilizzate”.

“Durante questa sessione straordinaria del Consiglio – ha aggiunto Botta – proprio il gruppo del Pdl ha presentato due proposte significative per dare un concreto contributo a questa tipologia di malati: avviare, almeno in via sperimentale, dei corsi per la formazione di “care givers” (coloro che prestano le cure) qualificati nel trattamento di pazienti con tracheotomia e ventilazione assistita; e quella di individuare, sul territorio regionale, delle strutture, in reparti di ospedali dismessi  o nelle Case di riposo, in grado di accogliere i pazienti che non possono essere assistiti a domicilio o che dal domicilio devono essere allontanati, configurandosi la situazione del ricovero di sollievo. Insomma, una sorta di ‘Casa del Ventilato’”.

“Queste proposte – ha concluso Botta – saranno presto affrontate in Commissione Sanità, con l’obiettivo di contribuire in modo concreto al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da patologie di questa gravità”. Paola Zanolli

Spese del Comune di Cassine

MUTUO PER REALIZZAZIONE CASA DELLA SALUTE 200.000,00 -80.000,00 120.000,00

5 03 1110 670 / 115 / 1 MUTUO PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE 75.000,00 -75.000,00

STRAORDINARIA FINALIZZATI AL RECUPERO