LA NUOVA CIOCCA

02.01.2012 18:33

 

La Nuova Ciocca on-line

 

  gennaio  2012

 

 

 

 

IL Comune di Cassine eroga contributi alla Coutenza del Canale Carlo Alberto PER FINALITA’ DI RICERCA MATERIALE DI STUDIO SULLA STORIA

DEL CANALE.

 

Cassine Il Comune di Cassine in adesione al Bando Regionale per il 150° anniversario

dell’Unità d’Italia presentava la richiesta di contributo per la realizzazione del progetto di

promozione artistica e culturale denominato “L’altro Risorgimento: il canale Carlo Alberto tra

Bormida e Tanaro -rivivere il Risorgimento pensato da Cavour”;

 

Il Consiglio comunale di Cassine ha deciso di erogare, per le ragioni specificate in premessa, la somma di euro 3.200,00 alla

“COUTENZA DEL CANALE CARLO ALBERTO”, con sede in Alessandria, per le finalità

di ricerca, reperimento ed estrazione del materiale di studio e della cartografia sulla storia

del Canale, che si trova presso gli archivi di tale associazione, al fine di realizzare la

pubblicazione per cui è stato richiesto contributo regionale nell’ambito delle celebrazioni del

150° anniversario dell’Unità d’Italia.

2. di dare atto che la corrispondente spesa sarà impegnata contabilmente sull’intervento

1.05.02.05 (cap. 2140/50/1) del titolo I dell’uscita del bilancio preventivo 2011, sul quale

sussiste adeguata disponibilità.

 

 CONCESSIONE CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI ED ENTI IN

RELAZIONE AD INIZIATIVE , MANIFESTAZIONI O ATTIVITA’ DI INTERESSE

DELLA POPOLAZIONE LOCALE SVOLTE NELL’ANNO 2011.

Cassine Le associazioni cassinesi che riceveranno contributi sono

1 l'Associazione turistico Pro Loco di Cassine: a sostegno dell’attività di organizzazione di

eventi promozionali nel corso dell’anno ed altresì, specificamente, per l’impegno profuso in

correlazione alla festa medioevale – edizione 2011 (ristorazione dei figuranti e del personale

impiegato nell’organizzazione);

2. Opera Pia Sticca con sede in Cassine, Via A. Sticca n. 30: a sostegno dello sforzo

economico necessario per un rilancio del presidio socio-assistenziale, che necessita di

ingenti interventi di manutenzione straordinaria;

3. Arca Grup O.n.l.u.s.: ad ulteriore sostegno della attività svolta per l’organizzazione della

Festa Medievale edizione 2011;

4. Croce Rossa Italiana: a sostegno della benemerita attività svolta nel paese di Cassine dalla

locale delegazione in coerenza con le finalità statutarie dell’ente;

5. Comitato Santa Maria dei Servi di Cassine: a sostegno dell’attività finalizzata alla custodia

ed al mantenimento della pulizia e del decoro della omonima Chiesa cimiteriale;

6. Associazione “Arundel” con sede in Brescia: a sostegno dell’attività di ricerca storica nel

settore della danza medioevale;

7. Parrocchia di Santa Caterina: a sostegno dell’impegno rivolto verso le persone bisognose

di riconoscere e concedere, per le motivazioni indicate in narrativa e sulla base delle

disposizioni regolamentari sopra richiamate, i contributi e sussidi finanziari per l’anno 2011

negli importi ed ai soggetti beneficiari singolarmente specificati nella tabella riportata in

narrativa;

2) di dare atto che le corrispondenti spese saranno impegnate contabilmente sugli interventi del

titolo I dell’uscita rispettivamente indicati nella tabella riportata in premessa, sui quali

sussiste adeguata disponibilità;

indi, con separata votazione unanime, stante

BENEFICIARIO IMPORTO DEL

CONTRIBUTO

INTERVENTO

DI BILANCIO

CAP.

del P.O.E.

ASSOCIAZIONE “ARUNDEL” CON SEDE IN             Intervento di bILANCIO                                        cap. del P.O.

BRESCIA

IMPorto contributo: 500,00                                     INTERVENTO DI bilancio 1.05.02.05   CAP. del P.O.E 2140.20.1

CROCE ROSSA ITALIANA  contrib. 2.000,00  intervento di bilancio               1.10.04.05 CAP. P.O.E.: 4120.20.1

ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO DI CASSINE  CONTRIB.: 2.000,00  INTERVENTO 1.07.02.05 2690.10.1

ARCA GRUP O.N.L.U.S.  CONTRIB. 5.500,00  Intervento di bilancio                 1.07.02.05                   2690.10.1

OPERA PIA STICCA  CONTRIB. 4.000,00  Intervento di bilancio                    1.10.04.05                        4120.60.1

PARROCCHIA SANTA CATERINA  CONTRIB 1.000,00 Intervento di bilancio 1.10.04.05                          4120.30.1

4

CORPO BANDISTICO CASSINESE “F. SOLIA”  CONTRIB 1.500,00             1.05.02.05                          2140.30.1

COMITATO S. MARIA DEI SERVI  CONTRIB. 200,00                           1.05.02.05                                    2140.50.1

RA’ FAMIJA CASSINEISA  CONTRIB.: 1.000,00                                        1.05.02.05                                      2140.50.1

acquisiti sulle proposte i pareri del responsabile del servizio finanziario in ordine alla regolarità

tecnica ed a quella contabile, in originale agli atti;

con voti favorevoli unanimi palesemente espressi

DELIBERA

1) di riconoscere e concedere, per le motivazioni indicate in narrativa e sulla base delle

disposizioni regolamentari sopra richiamate, i contributi e sussidi finanziari per l’anno 2011

negli importi ed ai soggetti beneficiari singolarmente specificati nella tabella riportata in

narrativa;

2) di dare atto che le corrispondenti spese saranno impegnate contabilmente sugli interventi.

 

Ripresi i restauri della chiesa parrocchiale di Santa Caterina a Cassine.

Riccardo Tornato

Cassine I lavori di restauro sono eseguiti dalla ditta “Ara Restauri” di Acqui Terme e questa volta  interessano in particolare la cappella  di San Carlo Borromeo ed al suo fronte, cappella ubicata entrando in chiesa a sinistra.

La tela dell’altare fu attribuita da parte di Sergio Arditi a Carlo Gorzio di Moncalvo pittore attivo in quel periodo nella nostra chiesa  dove dipinse anche le altre tele. Patronato dei fratelli Antonio e Bartolomeo Scazzola il cui stemma di famiglia venne apposto sul quadro della nuova chiesa, dedicato a San Carlo in preghiera, tela che ora rimossa che dopo il restauro ritornerà nella sua sede.

 

Gli scout portano la “Luce della Pace

Scout di Cassine

Grazie all’attivismo del locale gruppo scout, la “Luce della Pace” è giunta a Cassine nella notte del 24 dicembre, ha illuminato l’arrivo del Natale nelle chiese di Gavonata, SantʼAndrea e Santa Caterina.

Lʼidea, come detto, è degli scout cassinesi, che hanno fatto arrivare direttamente da Betlemme, tramite una “staffetta scout” organizzata su tutto il territorio europeo, la sacra luce, proveniente direttamente da una fiammella che da secoli arde perennemente nella chiesa costruita sulla Grotta della Natività a Betlemme.

La Luce della Pace è stata  portata prima per via aerea fino in Austria e quindi, proseguito il proprio viaggio via treno, per essere distribuita a tutti i gruppi scout, provenienti dallʼItalia e dalle altre nazioni europee, che ne hanno fatto richiesta.

Una rappresentanza del Gruppo Scout di Cassine ha ritirato a Genova, per portarla in paese. Per la serata del 24 dicembre, gli Scout diCassine, in collaborazione con la parrocchia, lʼOratorio Parrocchiale, la Pro Loco e il Gruppo Alpini, hanno organizzato una fiaccolata (i flambeaux per la processione saranno forniti dalla parrocchia), che  ha preso il via alle ore 23 circa in piazza Italia.

Durante la processione sono state effettuate diverse soste e ad ogni tappa le associazioni del paese  hanno letto delle riflessioni inerenti alla Pace e allʼarrivo del Santo Natale.

La fiamma condotta in chiesa ha permesso l’ accensione di un grande cero che arderà per diversi

giorni.

Per chi lo desidera, sarà possibile attingere la fiammella per portare nelle proprie case la Luce di Betlemme: la sacra luce, appoggiata magari sul davanzale della finestra, sarà di buon auspicio per la Pace in famiglia, e testimonierà

lʼadesione di ciascuno ai valori della Pace mondiale e dell’armonia.

Gli scout cassinesi provvederanno a portare il sacro focolare anche nelle parrocchiali di SantʼAndrea, Caranzano, Gavonata, allʼopera pia “Sticca” e a “Villa Azzurra”.

Al termine della Santa Messa di Natale, la Pro Loco e il Gruppo Alpini di Cassine hanno organizzato una distribuzione di vin brulé mentre la Pro Loco  ha servito a tutti panettone e tè caldo.

 

Il presepe in Santa Caterina sempre più ricco

Cassine Il presepe di S. Caterina anche quest’anno è stato arricchito di nuove statuine raffiguranti personaggi cassinesi realizzato da Mauro Gollo che ha aggiunto la raffigurazione della farmacia.

 

APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO LAVORI DI

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEL PALAZZO COMUNALE

Cassine il Consiglio comunale di Cassine ha deliberato di approvare il progetto definitivo e la documentazione tecnico, relativi all’intervento di riqualificazione energetica del palazzo comunale ”, comprendenti gli

elaborati parimenti richiamati in premessa, per un importo progettuale complessivo di euro

238.022,26.

 

Sulla “Rivista di Storia Arte e Archeologia”

Sui fratelli Trotti soldati cassinesi

 

Cassine. È intitolato Politica, istituzioni e cultura nel Risorgimento alessandrino il primo  volume 2011 della “Rivista di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti” (pubblicazione che taglia i 120 anni di vita, e alla cui nascita,

e poi, allo sviluppo, contribuirono tanti pionieri acquesi della ricerca (dallo Scati, il marchese Vittorio, che inaugura

il primo fascicolo del 1892, a Carlo Chiaborelli, Raffaele Ottolenghi, Giovanni Zoppi).

E se il corposo volume, di oltre 300 pagine (tra lʼaltro stampato ad Acqui, per i tipi de Impressioni Grafiche), approfondisce

figure - a cominciare da Urbano Rattazzi: e cʼè anche un contributo del Ministro Renato Balduzzi - e temi (ecco la nascita della provincia nel 1860; i protagonisti nella cultura e nella politica tra Otto e Novecento; e poi ancora i Garibaldini prigionieri della cittadella; e ancora una riflessione sulle fonti, a cominciare dalle Memorie storiche di Pietro Civalieri) che fan capo soprattutto

al capoluogo di provincia, non manca un riferimento all’Acquese.

E in particolare a due soldati cassinesi, studiati da Sergio Arditi, che già “La Nuova Ciocca “ mesi fa ha parlato di questi personaggi, e L’Ancora”, con Massimo Prosperi, attingendo ai testi preliminari della ricerca, nel febbraio ultimo scorso, aveva avuto modo di presentare ai suoi lettori nella collana di articoli Verso il 150º dellunità dʼItalia.

Tra acquisizioni e nuovi spunti di ricerca Ora, ovviamente, nella larga estensione di un saggio che si dispiega nella misura di una quindicina di pagine, le figure di Ardingo (1797-1877) e di Emanuele (1816-1861) Trotti finiscono per essere presentate con una dovizia di dati che rendono a tutto tondo lo spessore di questi due protagonisti del Risorgimento.

Che si distinsero entrambi nelle due fasi della prima guerra di indipendenza(1848/49), e poi in Crimea (1855). Con Emanuele poi successivamente impegnato nella vittoriosa campagna del 1859, e quindi inviato nel Meridione, a Napoli.

Ma lo studio permette anche di identificare Ardingo (nel 1812 allievo della scuola speciale della marina di Tolone; e la cosa non deve stupire, dal momento che siamo in piena età napoleonica), quindi “simpatizzante” nel 1821 (era a Tortona) per i rivoltosi della Cittadella di Alessandria che appoggiavano il moto di Santorre di Santarosa.

Il che, tutto sommato, non comportò gravi conseguenze: il Nostro lasciò sì lʼesercito, ma temporaneamente; e quando fu riammesso fu sottoposto a severo vaglio; la carriera poté però riprendere rapidamente.

Poi, nel 1832, Ardingo Trotti diviene luogotente colonnello della Brigata Acqui. Ma fu con la Brigata Regina che il nostro prese parte alle battaglie con Carlo Alberto, prima della rotta di Novara.

Ma, con il grado di sottotenente, nel 18º Fanteria della Brigata Acqui (e proveremo a riassumere, in futuro, il contributo dato dalla “Acqui” nel corso del Risorgimento), nel 1835, è possibile identificare anche il fratello Emanuele Francesco.

Che nel maggio 1842 troviamo Luogotenente nel Corpo dei Reali Carabinieri, agli ordini del ponzonese Alessandro Negri di Sanfront.

Protagonista di atti di valore, di tanti scontri, egli perse la vita a Torino, dove - nel 1861, proprio nellʼanno dellʼUnità proclamata - ricopriva lʼincarico di primo comandante della Scuola Allievi.

Fu una morte accidentale, ma sempre legata alla consegna del dovere. Con altri dodici commilitoni, a seguito dell’incendio della Casa Tarino in via Po, stava prestando soccorso alle vittime, quando venne coinvolto da un improvviso crollo dei soffitti del laboratorio Granaglia. ***

A conclusione del saggio di Sergio Arditi, infine, segnaliamo un interessante elenco che riguarda i soldati cassinesi caduti nelle battaglie risorgimentali e in Crimea (con indicazioni biografiche e ruolo nell’esercito).

 

Articolo tratto la “L’Ancora” del 22 gennaio 2012 pag.23. di Giulio Sardi.

  

Il Risorgimento torna a Palazzo Ghilini

 

Cassine — Il Risorgimento torna a Palazzo Ghilini con la Società di storia, arte e archeologia. Venerdì, 20 gennaio scorso alle 15.30, è stato presentato ‘Politica, istituzioni e cultura nel Risorgimento alessandrino’, la nuova pubblicazione della rivista della Società, interamente dedicata ai personaggi e alle vicende dell’epopea della lotta per l’Unità d’Italia. L’iniziativa è promossa dalla Presidenza del Consiglio provinciale nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni. Nell’atrio di ingresso alla sala del Consiglio Provinciale, saranno esposti volumi, stampe e cimeli del Risorgimento alessandrino, a cura della Società di storia, arte e archeologia.
Ha aperto  l’incontro il presidente del Consiglio Provinciale, Giovanni Barosini. La professoressa Elisa Mongiano, presidente della Società, e il professor Isidoro Soffietti, direttore responsabile della Rivista, spiegheranno il significato della pubblicazione. La professoressa Mongiano coordinerà i successivi interventi di alcuni degli autori dei saggi pubblicati.
Il volume si divide in tre sezioni: la prima è riferita alle conferenze sul tema ‘Diritto e istituzioni nell’età di Urbano Rattazzi’, promosse in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Piemonte Orientale; la seconda propone alcuni saggi realizzati per l’incontro tenutosi a suo tempo per i 150 anni del Consiglio provinciale; la terza raccoglie nuovi studi dei soci.
La prima parte si caratterizza per il livello decisamente alto, con tutti saggi scritti da docenti universitari che ci permettono un ulteriore momento di approfondimenti su Rattazzi. Decisamente autorevole l’apertura del volume, con un saggio di Renato Balduzzi, ministro del governo Monti, per il quale Rattazzi rappresenta un importante punto di riferimento per inquadrare le idee della sinistra liberaldemocratica dell’Italia di metà Ottocento. Enrico Genta affronta, invece, il tema del contributo dell’alessandrino all’unificazione amministrativa del regno. Questo aspetto viene affrontato anche da Francesco Ingravalle. Il Rattazzi nel ruolo di avvocato riemerge dallo studio proposto da Francesco Aimerito. Ettore Dezza si sofferma sul cosiddetto codice Rattazzi, cioè il codice di procedura penale che prende corpo nel 1859 su impulso dello statista alessandrino. Corrado Malandrino approfondisce il carattere laico del pensiero e dell’azione politica di Rattazzi, autore della legge del 29 maggio 1855 che porta il suo nome, con la quale veniva decisa la soppressione non degli ordini religiosi contemplativi (come si suole sempre dire) ma del loro riconoscimento di enti morali e dei relativi privilegi.
La seconda parte della rivista volge lo sguardo sulla Provincia. Lucio Bassi ricostruisce la sua nascita, nell’ambito della grande riforma voluta da Rattazzi dell’ordinamento comunale e provinciale. Nella dimensione provinciale vengono inquadrati da Alberto Ballerino gli studi compiuti dalla Società di storia, arte e archeologia nei primi decenni della sua storia.
L’ultima parte della rivista riguarda personaggi e aspetti dell’alessandrino. Renato Lanzavecchia traccia un quadro degli uomini e delle dinamiche politico culturale della città tra Ottocento e Novecento. Francesco Cacciabue si sofferma sulla figura di Giovanni Poggio, l’artigliere che perse entrambe le braccia nell’assedio di Capua, analizzando anche la nascita del suo mito, ad opera soprattutto di De Amicis. Sergio Arditi ricorda tre militari del Risorgimento di Cassine: i fratelli Ardingo ed Emanuele Trotti e Carlo Giuseppe Spinelli. Giancarlo Libert analizza la società alessandrina alla luce del censimento nazionale del 1861. Patrizia Morandi si occupa dei garibaldini che vennero portati in Cittadella nel 1862, l’anno di Aspromonte. Gian Maria Panizza e Roberto Livraghi spiegano le memorie storiche di Pietro Civalieri, che offrono uno spaccato di grande interesse dell’Alessandria dell’Ottocento.

 

Corpo bandistico cassinese “Francesco Solia”

Peridico d’informazione culturale del C.B.C.

Perché non creare un giornale della banda di Cassine?

Cassine  “La Nuova Ciocca” è lieta di creare il giornalino del C.B.C. che permetterà  di

Un ferroviere in pensione suona e dirige una banda

La banda, insieme al coro, permea la cultura musicale nazionale, forse per la banda sarebbe il caso di dire nazional-popolare. Per altro la banda è anche il luogo musicale dove meno è presente il pregiudizio che lo strumento s’impari solo da piccoli. La storia di ogni banda è intrecciata con quella del proprio territorio.

In  A. Rebaudengo - 2005  Gli adulti e la musica. Luoghi e funzioni della pratica amatoriale

Stefano Oddone ha 59 anni; pensionato delle ferrovie, ha iniziato a suonare il
sassofono contralto a 45 anni e adesso insegna ai futuri bandisti e dirige la
banda di Cassine in provincia di Alessandria.

Il Corpo Bandistico Cassinese  F.co Solia è retto dell’omonima Associazione costituita da 16 soci fondatori con atto pubblico registrato nel 1991 (Uff. Reg Al. 27/3/91 n. 1396/1 – Vol.3 )

L’Associazione, intitolata alla memoria del M° Francesco Solia, ultimo direttore del gloriosa banda cittadina, non ha finalità lucrative e persegue lo scopo di promuovere nelle comunità in cui opera la diffusione e l’apprezzamento della musica; promuove altresì lo studio della stessa, al fine di contribuire all’elevazione culturale e spirituale degli individui.

L’associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo di 7 membri eletti tra i soci ogni 3 anni; tra i membri del direttivo è scelto il Presidente che ha la legale rappresentanza dell’associazione stessa.

La direzione artistica del Corpo Bandistico e quella didattica della Scuola Musica operante in seno all’Associazione sono affidate ad un Maestro Direttore coadiuvato da un ViceMaestro-Capobanda.

Il logo dell’Associazione, riportato sulle divise e sul labaro associativo, raffigura in giallo su sfondo rosso le “Tre Cascine” simbolo del Comune di Cassine e rappresentate anche sullo stendardo comunale.