Discussione in Consiglio per la questione AMAG

22.09.2012 15:36

Nelle foto la sede AMAG di Alessandria il sindaco di Cassine G. Baldi e M. Lanza rappresentante opposizione. 

Cassine Ha creato forte discussione in Consiglio Comunale  a Cassine nella seduta svoltasi nell’aula Consigliare DEL Municipio, nella serata di mercoledì 12 settembre, l’interrogazione presentata da Maurizio Lanza rappresentante della minoranza per quanto riguarda la volontà del Sindaco di appoggiare a nome del Comune il ricorso di Lorenzo Repetto sollevato dall’incarico di presidente dell’AMAG. Il rappresentante dell’opposizione ha chiesto delucidazioni sulla  scelta del Sindaco di appoggiare il ricorso. Il sindaco Baldi risponde riassumendo l’accaduto in quella seduta. «All’ordine del giorno c’erano tre punti: una modifica all’art.16 dello statuto, una ricognizione sulla situazione patrimoniale dell’ente e il classico varie ed eventuali. L’assessore delegato del Comune di Alessandria, che da solo detiene la quota di

maggioranza con il 75%, ha proposto di invertire l’ordine del giorno e di cominciare l’esame dal terzo punto. Ovviamente la richiesta passa. A questo punto, con le “varie ed eventuali”, alcuni Comuni della Comunità Montana, di cui si fa portavoce il Comune di Ponti, portano all’attenzione dell’assemblea un’istanza di sfiducia al Cda, che il Comune di Alessandria appoggia. La mozione viene messa ai voti, fra gli sguardi sbigottiti di molti presenti, perché nessuno poteva immaginare che fosse alle viste una operazione di questo genere.

Nonostante le discussioni il punto è passato. Prima di votare la sfiducia, il presidente Repetto ha chiesto almeno di illustrare lo stato dei conti, ma questo gli è stato negato. Si è agito a colpi di maggioranza per far cadere il cda. Perciò  Il Comune di Cassine,rappresentato dal Sindaco Baldi, viste e consideratele modalità procedurali, ritenne di votare contro. A seguire, il Comune di Alessandria ha proposto 5 nomi da votare come nuovo cda, con una azione che il Sindaco definisce di matrice bulgara. Non a caso 13 Comuni sono usciti dalla stanza, ritenendo l’atto non democratico, perché nessuno dei Comuni  era stato coinvolto nelle scelte.

La risposta non convince Lanza che ritiene sbagliato che Baldi non abbia consultato gli organi comunali competenti e che la sua azione sia illegittima. Baldi ribatte che secondo lui «Non è stato commesso alcun abuso». Il Consiglio prosegue ed approva una modifica dello statuto di ALEXALA e viene nominato il nuovo revisore dei conti, confermando Pierluigi Dapino.