Demoliti l’ex Ammazzatoio comunale e l’ex convitto dell’Istituto Santo Spirito
Acqui Terme Demolito l’Ammazzatoio civico ubicato in Via Romita angolo via F.lli Rosselli; l’ammazzatoio pubblico, costruito all’epoca dell’Amministrazione Saracco nel 1884 in località Stabiello, fu progettato dal geometra Giuseppe Barberis, e pensato per sostituire la precedente struttura voltata, di pianta emiciclica, realizza tra il 1843 e il 1847 da Giovanni Marsano alle spalle della chiesa e convento di San Francesco ed il primo Quartiere di artiglieria. Edificio quest’ultimo, tuttora esistente e il cui interesse documentario rende auspicabile un utilizzo che possa ridonare unità architettonica al fabbricato, attualmente frazionato in piccoli locali fatiscenti, utilizzati come botteghe e magazzini. La foto è tratta dal volume di Piero Zucca, Chiriusita d'Aic, stampa 2004, Acqui Terme, Editrice Impressioni Grafiche. Le note storiche sono tratte A.A. V.V. Vera Comoli Mandracci, (a cura di)“Acqui Terme, dall’archeologia classica al loisir borghese”, 1999. C.R.A. SpA. E dalla tesi del sottoscrivente intitolata Una città nuova, Acqui nell’Ottocento,relatore prof. Carlo Bertelli, correlatore prof. Angelo Torre a.a. 2011/2012. Una copia della tesi è consultabile preso la Biblioteca civica di Acqui Terme.
L'area Miva ex Borma come sarà con il nuovo progetto
L’area sino a qualche settimana occupata dall’Ammazzatoio, insieme, all’area dell’ex Borma, formano una superficie complessiva di circa 50 mila metri quadrati di cui 10 mila staccati dal corpo unico del capannone e della ex sede amministrativa dell'ex vetreria acquese. Nella parte rialzata, quella a livello di via Romita, è prevista la costruzione di un hotel "quattro stelle", di un centro benessere-termale, di un centro divertimenti formato da una multisala cinematografica e da un'area ludica. È inoltre prevista la realizzazione di un grande spazio di verde pubblico comprensivo di una pista ciclabile.
Grande scalpore ha suscitato in città la demolizione dell’ex convitto dell’istituto Santo Spirito. Quella che si pensava dovesse essere una ristrutturazione di spazi interni.
Alla contrarietà iniziale si è sostituito lo stupore perché la demolizione ha svelato lo splendore della parte laterale della chiesa dedicata alla sacra Famiglia. Da più parti ci sono state richieste di soprassedere alla costruzione di un edificio e di lasciare la libera vista della chiesa possibilmente con uno spazio verde davanti. R Tr.