“Il Governo Monti svuota gli enti locali e taglia la sanità: il Piemonte dice no!”

06.12.2012 16:36

Torino, 6 dicembre 2012

Il Governo Monti, nella sua opera di svuotamento degli enti locali dalle loro competenze, sta togliendo poteri e risorse alle Regioni e sta cancellando le Province con decreto ministeriale. Inoltre, con il piano previsto dal Decreto Balduzzi e la spending review, vengono tagliati 20 mila posti letto a livello nazionale, di cui 843 in Piemonte (su 20.061 vengono aumentati di poche centinaia i posti per le acuzie e diminuiti di 1292 quelli per le post-acuzie). Numeri che avranno un forte impatto sulle famiglie piemontesi.

La Regione Piemonte ha deciso di opporsi con forza a questa miope politica centralistica.

Il tentativo di Monti è infatti quello di ridisegnare la pubblica amministrazione accentrando poteri nelle mani del Governo. Il decreto legge del 10 ottobre prevede il trasferimento di una serie di competenze dalle Regioni allo Stato, con pesanti multe per quegli enti locali che non dovessero adeguarsi nei tempi stabiliti. In definitiva si tratta di un ricatto: lo Stato chiede indietro dei poteri, diversamente impedisce alle Regioni di garantire i servizi minimi ai propri cittadini. Non possiamo accettare un simile atteggiamento da parte di un'Istituzione: questo, per noi, è incostituzionale.

Non saremo mai gli esecutori delle disposizioni dissanguanti di "DracuMonti" e non svenderemo l'autonomia conquistata in 50 anni dai nostri padri. Se i servizi funzionano non possono essere sfilati dalle competenze di un Ente Locale: su questo è molto chiaro l'articolo 118 della Costituzione, dove viene enunciato il principio di “sussidiarietà”. Con tale termine si intende che le attività pubbliche siano svolte dall'entità territoriale amministrativa più vicina ai cittadini. Esse possono essere esercitate dai livelli amministrativi territoriali superiori solo se questi possono rendere il servizio in maniera più efficace ed efficiente.

In Piemonte abbiamo una sanità d'eccellenza: ciò è confermato da tutti gli indicatori statistici. E’ necessario solo un riequilibrio finanziario che la Giunta Cota sta cercando di raggiungere. Le interferenze del Governo nazionale rendono più difficile questo delicato percorso e limitano le possibilità di manovra della Regione in maniera dannosa e inaccettabile.

Teniamo a sottolineare che i tagli non si limitano agli ospedali pubblici: infatti, nell'ambito delle strutture di recupero, il privato che volesse mantenere l'accreditamento con il SSN dovrà garantire almeno 80 posti letto. Una decisione che mina l'autonomia e le competenze della Regione.

Proprio in virtù di questa autonomia non possiamo accettare di ricevere degli ordini da Roma, ma solo delle linee guida. Purtroppo il governo ha intrapreso una strada di scontro con gli enti locali, tralasciando qualsiasi forma di confronto. Il ruolo politico delle autonomie locali viene così sminuito in maniera pesante. Insieme al Presidente Cota presenteremo il ricorso presso la Corte Costituzionale ed il primo passo per riaffermare la nostra volontà di stare sempre al fianco degli enti locali e dei cittadini.

Marco Botta  e Massimiliano Motta (PDL).